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giovedì 20 ottobre 2016

DIALOGO DI TRE "ESODATI" IMMAGINARI SUL REFERENDUM

Alla mensa dei poveri, oggi, c’erano i soliti tre esodati. Li conosco da tempo, ma mi stupisco sempre nel constatare come, nonostante le profonde differenze di visione politica e la loro situazione economica, riescano a rimanere amici. Aldo era un gran lavoratore, iscritto al PD, ma, ultimamente, il suo sguardo appare appannato, come quello di un sonnambulo. Carlo, invece, sprizza ancora energia ed era uno sfegatato berlusconiano. Antonio, il meno anziano, ex-militante della sinistra radicale, si è iscritto ultimamente al m5s. 


Sentendo che parlavano di referendum costituzionale, mi sono avvicinato al loro tavolo.

Carlo: “..mi spiace ma, anche se il centrodestra è schierato per no, io, turandomi il naso, voterò si. Preferisco tenermi Renzi che prima o poi, ne sono certo, risolverà i nostri problemi e ci manderà in pensione. Avete visto l'ultima manovra? Anche Obama è dalla sua parte. Mi piace il suo stile.

Antonio: “ ma va?… chissà perché. Scommetto ti ricorda qualcuno.. Ti sei bevuto per un ventennio le panzane del suo predecessore ed adesso continui ad illuderti che l'erede del pifferaio magico possa davvero interessarsi ai problemi di quelli come noi. Non capisci che è il solito gioco strumentale in vista del referendum? Purtroppo, ci sono molti Italiani che ancora abboccano alla propaganda e sono disposti a vendersi il voto per qualche mancia elettorale. Intanto l'Italia affonda. Io invece voterò no per mandare a casa questo schifo di governo etero-diretto dai poteri forti e che sta distruggendo il Paese”.

Io: “scusate se intervengo, ma non si dovrebbe entrare nel merito e nei contenuti della riforma, valutando, prima di decidere, se davvero comporta una svolta antidemocratica o un cambiamento epocale? Non si dovrebbe insomma discutere di senato, di nominati, di testi scritti male o bene ecc.? Lo ripetono tutti...”

Antonio: “ e viene a raccontarlo a noi? Comunque guardi che, per chi segue un minimo la politica e si informa, non è necessario. Per me, la questione si riduce soprattutto ad un si o un no al governo Renzi pensando al futuro dell’Italia. Discutere di questo, è già entrare nel merito della riforma. Si tratta di decidere se chi l’ha partorita è credibile o no. Se paragoniamo Renzi e Boschi a Einaudi, Iotti, De Gasperi e compagnia, se valutiamo come è stata imposta, la risposta viene già da sè, non le pare? Ma si rende conto che, pur di salvarsi la poltrona, sono arrivati ad inserire una pubblicità ingannevole anche sulla scheda elettorale, a voler cambiare la legge elettorale?...”

Aldo: “ …riduciamo i parlamentari… tagliamo i costi politica.. fine ping pong camera- senato. Col no cadiamo tutti nel baratro …modernizzazione … cambiamento, no ai gufi, ..Raggi ..eterodiretta .. pericolo Grillo ..” 

Io: “ma che sta dicendo?”

Antonio (sorridendo tristemente): “ ultimamente non è stato bene. Non ha i soldi per curarsi ed ha perso gran parte della sua lucidità, in più, vede troppa televisione. Viene qui al mattino presto per leggere gratis tutti i giornali, non si perde una sola intervista di Renzi … comunque capisce ancora "

Carlo: “ certo che capisce, solo da due anni si esprime con parole a mozzichi, insomma con.. spot e tweet.”
Io: “ mi spiace.”

Carlo: “comunque ha centrato anche lui il punto: il vero pericolo è Grillo. E’un fatto che Renzi sia l’ultima spiaggia, l’unico argine per non cadere nella caos dell'improvvisazione e dell' ingovernabilità come dimostra il caso Roma."

Antonio: “ancora? Un caso pompato strumentalmente dalla stampa, asservita, per infangare il M5S in vista di referendum. La Raggi ha ereditato i gravi danni dei governi precedenti. Serve tempo. Ha contro tutti i poteri forti e, comunque, sta cominciando ad affrontare con coraggio alcuni problemi, ma nessuno ne parla, come non si parla, chissà perchè, dell’Appendino.

Carlo: “solito vittimismo e prevenzioni contro la stampa che fa il suo dovere di cronaca”.

Antonio: “si la cronaca delle falsità e dei pettegolezzi. Comunque, guarda che ci siamo già da anni nel caos. Viviamo in un sistema disarticolato, corrotto, con burattinai e burattini, dove il cittadino è solo una pedina, dove diritti e democrazia sono stati cancellati, dove le cose si decidono altrove. E’ ora di riprenderci la nostra sovranità e di ricostruire questo paese. Anche per questo occorre votare no".

Carlo: “ancora tue esagerazioni. Sarà anche in parte vero, ma a me che importa? A me interessa andare in pensione, per cui voto si.” Comunque preferisco la conservazione di questo sistema a un salto nel buio”.

Antonio:“ le tue sono solo prevenzioni viziate da opportunismo. Io penso al bene generale. Servono soluzioni strutturali, non mance strumentali, come la riforma pensioni proposta dal M5S di cui non si parla. Serve il reddito di cittadinanza. Renzi sta solo facendo demagogia e sprecando i pochi soldi che ci restano.Se passa il si, chiudiamo l’ultimo spiraglio e ci condanniamo ad altri 5 anni di renzismo e di governo delle caste”.

Carlo: “ma qualcosa di buono Renzi la sta facendo o no?

Antonio: “come no, basta guardare i risultati: i dati macroeconomici fallimentari, la condizione dei giovani e girare un po’ tra la disperazione nelle strade. Serve un cambiamento vero e radicale per ripartire e ricostruire, col concorso di tutti i cittadini, l'Italia”.

Aldo: “Raggi..etero-diretta ..Grillo..Casaleggio..Grillini incapaci di governare, Muraro indagata..anzi forse no… lo dice anche Obama ed il tg che bisogna votare si."

Poi, volgendosi verso di me con sguardo angosciato, ma lucido: " ma quand’ è che ci daranno la pensione?”.

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