Pagine

sabato 8 ottobre 2016

10 DOMANDE AI PORTAVOCE DEL M5S

A.Mazzoleni: ascesa e conoscenza"
Cari  parlamentari, forse non è il momento più adatto, dati gli attacchi mediatici in atto contro di noi, ma,  come iscritto da anni al m5s,  vorrei porvi alcune domande su  alcune nostre criticità e contraddizioni che, se non affrontate ora,   rischiano di  compromettere  un futuro governo, davvero alternativo,  rispetto alla  politica malata e corrotta della partitocrazia, cosa   che tutti auspichiamo.


Poiché sono condivise da tanti iscritti, mi auguro vogliate rispondere, in coerenza con quel  dialogo reale e trasparente con chi dite di voler rappresentare, con quella sincerità che vi contraddistingue nella coraggiosa opposizione in parlamento e sul territorio.

1 1)Perché, mentre giustamente  accusate Renzi di essere un Premier non eletto dai cittadini,  lasciate che il m5s sia diretto da uno staff, per i più anonimo,  che nessuno ha mai eletto?

  2) Chi ha scritto il vergognoso commento di addio a Pizzarotti, lasciato da tempo solo,  trattato diversamente da Muraro ed altri pur essendo tra i pochi sindaci del M5S ad aver mostrato di saper governare? Pensate si possa costruire così una classe dirigente credibile ed evitare altre  spaccature interne?

  3)Come mai, ultimamente, la base non viene quasi mai consultata e si decide quasi tutto dall’alto?

 4)Perché anche quando si vota vengono posti quesiti, in parte già precostituiti e dove comunque alla fine a decidere è sempre Grillo o lo staff citato. Non è questa una presa in giro dell’intelligenza collettiva degli iscritti?

Lasciamo perdere la decisione sull’alleanza con Farage  e alcune espulsioni e prendiamo, ad esempio, l’ultima votazione sui necessari cambiamenti del non statuto: non si vota su proposte dal basso ma su  quesiti scritti dall’alto, solo sul tema delle espulsioni dove, per altro,si pone la ulteriore condizione che se non vota il 75% ( soglia altissima, bastava il 51%) tutto rimane come prima e, in ogni caso anche,anche  se si vota per abolire le espulsioni poi decide sempre e solo Grillo?

  5)Auguro lunga vita a Grillo, ma se venisse a mancare, per qualunque ragione, che ne sarebbe del m5s visto che non si è pensato ad affiancargli altri garanti e regole chiare e codificate di gestione del m5s, chi deciderà la linea, uno staff anonimo, un direttorio o la base democraticamente almeno sulle questioni più importanti?

Ricordo che tutti i movimenti, storicamente, finiscono per implodere dall’interno o a causa dell’autoritarismo di un capo o per lotte intestine a causa della mancanza di regole scritte o per la mancanza di strumenti o organizzazione nei processi democratici.

 L’unico modo per impedirlo è , a mio parere, quello di sostituire il capo con un gruppo di garanti eletti a rotazione che gestiscano, con un regolamento chiaro preciso e votato dalla base, un processo di reale democrazia organizzata in rete prevedendo soluzioni ai possibili conflitti,  attraverso:- un forum, anche a scopo educativo,  per approfondimenti e confronti, tavoli di lavoro;- un blog-giornale di controinformazione politica ;- una piattaforma liquida finale di produzione dal basso di leggi o proposte programmatiche per costruire le linee guida di  un modello di Paese alternativo in tutti i settori.

  6)Lex iscritti è stato un passo avanti per la democrazia interna e diretta, ma presenta problemi di possibili manipolazioni del voto, una discrezionalità d’ingresso per l’ammissione delle proposte , un suo scollegamento dal forum di discussione. Non pensate che tali mancanze vadano sanate e che le proposte, al di là delle due piu’ votate, debbano comunque arricchire il programma del m5s e che si debba consentire anche di proporre progetti e piani di più ampio respiro?

 7)Perché accettate che Grillo abbia ancora in esclusiva il marchio e non lo condivida  invece con m5s attraverso suoi rappresentanti  democraticamente eletti?

  8)Vista la disinformazione e faziosità imperante sui media di sistema, perché non si va maggiormente in Tv a fare controinformazione e , soprattutto, non si pensa ad una radio ed un  blog-giornale nazionale di controinformazione collettivo autogestito con la base (da competenti in scrittura) collegato ma autonomo dal blog di Grillo con un canale di dialogo unico ufficiale ?

  9)Perchè non vengono definiti dei criteri uniformi per la selezione delle candidature locali con voto, almeno nei grandi centri urbani, di tutti gli iscritti su un’area di candidati proposti localmente?

10)Vi pare che tutto questo sia funzionale per garantire unità interna buona organizzazione e coordinamento, e  coerente coi principi minimi e valori originari di democrazia e trasparenza?

Nessun commento:

Posta un commento