A.Mazzoleni: ascesa e conoscenza" |
Poiché sono condivise da tanti iscritti, mi auguro vogliate rispondere, in coerenza con quel dialogo reale e trasparente
con chi dite di voler rappresentare, con quella sincerità che vi contraddistingue nella coraggiosa opposizione in parlamento e sul territorio.
1 1)Perché, mentre giustamente accusate Renzi di essere un Premier non eletto
dai cittadini, lasciate che il m5s sia
diretto da uno staff, per i più anonimo, che nessuno ha mai eletto?
2) Chi ha scritto il vergognoso commento di addio a
Pizzarotti, lasciato da tempo solo, trattato
diversamente da Muraro ed altri pur essendo tra i pochi sindaci del M5S ad aver
mostrato di saper governare? Pensate si possa costruire così una classe
dirigente credibile ed evitare altre spaccature interne?
3)Come mai, ultimamente, la base non viene quasi mai consultata
e si decide quasi tutto dall’alto?
4)Perché anche quando si vota vengono posti quesiti, in parte già precostituiti e dove comunque alla fine a decidere è sempre Grillo o lo staff citato. Non è questa una presa in giro dell’intelligenza collettiva degli iscritti?
Lasciamo perdere la decisione sull’alleanza
con Farage e alcune espulsioni e prendiamo,
ad esempio, l’ultima votazione sui necessari cambiamenti del non statuto: non
si vota su proposte dal basso ma su
quesiti scritti dall’alto, solo sul tema delle espulsioni dove, per
altro,si pone la ulteriore condizione che se non vota il 75% ( soglia altissima,
bastava il 51%) tutto rimane come prima e, in ogni caso anche,anche se si vota per abolire le espulsioni poi
decide sempre e solo Grillo?
5)Auguro lunga vita a Grillo, ma se venisse a
mancare, per qualunque ragione, che ne sarebbe del m5s visto che non si è
pensato ad affiancargli altri garanti e regole chiare e codificate di gestione
del m5s, chi deciderà la linea, uno staff anonimo, un direttorio o la base
democraticamente almeno sulle questioni più importanti?
Ricordo che tutti i movimenti, storicamente,
finiscono per implodere dall’interno o a causa dell’autoritarismo di un capo o
per lotte intestine a causa della mancanza di regole scritte o per la mancanza
di strumenti o organizzazione nei processi democratici.
L’unico
modo per impedirlo è , a mio parere, quello di sostituire il capo con un gruppo
di garanti eletti a rotazione che gestiscano, con un regolamento chiaro preciso
e votato dalla base, un processo di reale democrazia organizzata in rete
prevedendo soluzioni ai possibili conflitti, attraverso:- un forum, anche a scopo
educativo, per approfondimenti e confronti,
tavoli di lavoro;- un blog-giornale di controinformazione politica ;- una piattaforma
liquida finale di produzione dal basso di leggi o proposte programmatiche per
costruire le linee guida di un modello
di Paese alternativo in tutti i settori.
6)Lex iscritti è stato un passo avanti per la
democrazia interna e diretta, ma presenta problemi di possibili manipolazioni
del voto, una discrezionalità d’ingresso per l’ammissione delle proposte , un
suo scollegamento dal forum di discussione. Non pensate che tali mancanze
vadano sanate e che le proposte, al di là delle due piu’ votate, debbano
comunque arricchire il programma del m5s e che si debba consentire anche di
proporre progetti e piani di più ampio respiro?
7)Perché accettate che Grillo abbia ancora in
esclusiva il marchio e non lo condivida invece con m5s attraverso suoi rappresentanti democraticamente eletti?
8)Vista la disinformazione e faziosità imperante
sui media di sistema, perché non si va maggiormente in Tv a fare
controinformazione e , soprattutto, non si pensa ad una radio ed un blog-giornale nazionale di controinformazione
collettivo autogestito con la base (da competenti in scrittura) collegato ma autonomo
dal blog di Grillo con un canale di dialogo unico ufficiale ?
9)Perchè non vengono definiti dei criteri uniformi
per la selezione delle candidature locali con voto, almeno nei grandi centri
urbani, di tutti gli iscritti su un’area di candidati proposti localmente?
10)Vi pare che tutto questo sia funzionale per garantire unità interna buona organizzazione e coordinamento, e coerente coi principi minimi e valori originari di democrazia e trasparenza?
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