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venerdì 24 giugno 2016

iL PENSIERO UNICO ED IL M5S

Il pensiero unico globale, che i media ci propinano da alcuni anni, sfruttando l’emotività, l’ignoranza di massa, giocando sulle paure dei cittadini,  privi di senso critico,  è l’arma letale vincente  dei poteri forti internazionali e dei loro supporter politici.


In Italia, questo processo si è avvalso di marionette funzionali  che nel tempo si sono succedute al governo e nelle istituzioni, tutte apparentemente diverse ma  mosse dai medesimi fili. Nulla però avrebbero potuto eseguire se non sorretti dal quarto potere della propaganda del pensiero unico.
Del resto, la maschera del sistema, oggi incarnata dal PD renziano, dal tempo del fascismo, ha sempre funzionato in questo modo.

E’ solo attraverso la progressiva distruzione della cultura e del pensiero critico( cui Berlusconi, insieme  alla finta sinistra,  hanno dato un grosso contributo in questo ventennio)  che pochi uomini sono riusciti a imporre la loro legge e controllano ormai  il sistema mondiale. Una organizzazione  cinica e corrotta  che ha privato di democrazia, diritti, e soprattutto di  verità ed umanità, interi popoli, riducendoli in miseria, generando un sempre più ampio divario tra ricchi e poveri, trasformando una crisi truffa in occasione di ulteriori profitti.

Sono riusciti a cancellare perfino il ricordo di intellettuali illuminati e di  ogni analisi critica che potesse disvelarne i meccanismi di dominio e di controllo, fornire agli oppressi gli strumenti di una lotta efficace. Basti come es. citare  il pensiero marxiano, ancora attualissimo come chiave di lettura e metodo di  organizzazione necessaria per contrastarne l’azione.

Basti pensare a come perfino nel programma del m5s, non solo non ci sia ancora alcun progetto per una reale democrazia in rete, ma manchino programmi e strategie di lungo respiro per contrastare i poteri finanziari e  l’evasione nei paradisi fiscali o  proposte come una patrimoniale sui super-ricchi che sarebbe lo strumento principe per tentare di ridistribuire la ricchezza e finanziare una reale crescita affrontando la causa di fondo della crisi. In altri termini ci si  disperde dilettantisticamente  su problemi di denuncia marginali.

Oggi,  semplificando, la domanda che dovremmo invece  porci è se e come pochi individui che dominano  il pianeta, pur con i loro addentellati politici e  di massiva propaganda di mistificazione e di lavaggio dei cervelli, possano  essere sconfitti da milioni di individui schiavizzati ma inconsapevoli. La risposta è teoricamente si, a condizione che  le masse, utilizzando gli strumenti oggi disponibili, riescano nel tempo  ad  acquisire quel minimo di consapevolezza necessaria per leggere criticamente( e qui servirebbe insegnare un metodo)  le aberrazioni dell’attuale sistema capitalistico-finanziario denunciando  le sue logiche e strutture di potere. A condizione che ci sia un gruppo avanzato di cittadini onesti e competenti  capaci di organizzarne e coordinarne politicamente  l’azione, non solo in Italia ma a livello globale.

Purtroppo, a parte il m5s,in Italia,  con tutti i suoi limiti e contraddizioni ed alcune organizzazioni politiche anti-sistema, purtroppo mal collegate,  che stanno sorgendo in Europa  come Podemos in Spagna e   Tsipras in Grecia, ancora non c’è traccia di questo percorso di lotta collettiva unitaria. Quello che manca è la chiarezza di cause e obiettivi e soprattutto il coordinamento e l'organizzazione  necessaria per condurre questa battaglia per la libertà.

Il pensiero unico oggi  è dunque il primo  muro da abbattere sia dall’interno delle istituzioni utilizzando i media  e le tv di regime ( cosa che il m5s per fortuna ha ricominciato a  fare) in quanto è lo strumento di controllo e dominio principale dello schiavismo moderno, sia dall'esterno.

Il secondo passo è quello di  creare in rete quegli strumenti che consentano ai cittadini di praticare una reale democrazia diretta per produrre crescita della consapevolezza, soluzioni organizzative e strategiche di lotta e per individuare attraverso il supporto dell’intelligenza collettiva,  i centri di potere da smantellare,  le persone che ne dirigono nell’ombra le fila poi trovare le strategie idonee per strappare i denti del serpente.


Internet e la rete sono anch'essi strumenti potenzialmente rivoluzionari,  tutto dipende da come vengono utilizzati. Oggi lo sono, politicamente,  in modo inadeguato, dispersivo e poco o nulla coordinato.

Senza una organizzazione adeguata, chiarezza di idee, consapevolezza e crescita culturale, senza intellettuali guida del processo  di democrazia dal basso, anche i nobili ideali del m5s, rischiano dunque  di essere  solo una ennesima  rivoluzione mancata.
Spero che il nuovo "direttorio "del m5s lo capisca , riorganizzandosi in squadra di governo ma, soprattutto, allargando l'area della sua azione e cominciando a creare gli strumenti di democrazia in rete necessari per condurre questa guerra in modo meglio organizzato e coordinato, completando il programma attraverso l'intelligenza collettiva con proposte che affrontino i temi di fondo nei vari settori, in primis la patrimoniale sui super-ricchi,  essendo lo strumento fondamentale per finanziare  una uscita  dalla crisi, collegandosi alle altre forze anti-sistema presenti in Europa.

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